MINIBOND e CAMBIALI FINANZIARIE
Nuovi strumenti di finanziamento per le PMI
La crisi ha reso sempre più difficile, complesso e oneroso l’accesso al credito da parte delle imprese, in particolare quelle di piccole e medie dimensioni (PMI).
Una delle misure più innovative per cercare di superare questa congiuntura negativa è stata l’introduzione di nuovi strumenti di finanziamento per le PMI: minibond e cambiali finanziarie.
Con il Decreto Sviluppo del 2012 (D.L. 22 giugno 2012 n. 83), approvato dal Governo Monti con l’obiettivo di allineare le opportunità finanziarie del sistema nazionale a quelle offerte dai più avanzati sistemi industriali e finanziari europei, è stata introdotta la possibilità anche per le società non quotate e per le PMI italiane di emettere veri e propri titoli di debito, a breve (cambiali finanziarie) e a medio-lungo termine (minibond), al fine di ottenere nuova finanza e nuove risorse monetarie.
Si tratta di un ulteriore strumento messo a disposizione delle imprese italiane per la raccolta di capitali finanziari che può essere alternativo, complementare o anche sostitutivo rispetto alla raccolta presso soci o presso il settore bancario.
Il legislatore, ben conscio dell’importanza che lo sviluppo di questo mercato potrebbe assumere per le PMI italiane, è intervenuto ulteriormente sulla normativa esistente attraverso l’adozione del c.d. Decreto Destinazione Italia (D.L. 145/2013 convertito con la Legge 9/2014) per fare in modo che tali operazioni possano essere assistite da forme di garanzia.
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